martedì 8 aprile 2014

I buddisti a Norcia nel segno di pace e dialogo interreligioso

I buddisti "invadono" la città di San Benedetto. Una tre giorni conclusasi domenica scorsa, fatta di approfondimento e di studio, che ha radunato a Norcia ben oltre quattrocento buddisti provenienti da tutta l'Umbria.
Un vero e proprio gemellaggio tra religioni, ben consolidato. Norcia ospita infatti tale evento da tre anni consecutivi.
Domenica questa unione è stata suggellata dal dono fatto dall'amministrazione comunale nursina della carta di cittadinanza a Daisaku Uceda, presidente dell'istituto buddista della Soka Gakkai.
Un riconoscimento importante, una pergamena data a chi si è contraddistinto per la promozione di pace e cultura.
San Benedetto nel 1964 venne nominato proprio patrono d'Europa da Paolo VI per la sua costante opera di dialogo.
Ed è arrivato anche l'invito ufficiale rivolto al presidente della Soka Gakkai, Daisaku Ikeda, di venire a visitare Norcia e i monaci benedettini.

Dialogo e pace, del resto sono i principi fondamentali che il buddismo porta avanti e in cui crede fermamente.
E chissà se il maestro dall'alto dei suoi ottanta e passa anni non deciderà di lasciare per qualche giorno il Giappone e visitare il piccolo Comune umbro.
Una tre giorni importante per tutti i buddisti in cui si sono affrontati i più disparati temi. I valori dei legami tra le persone, la differenza che ognuno di noi può fare nel suo piccolo ogni giorno, in questo momento difficile.
Poi le esperienze personali di chi nella pratica di questa religione, è riuscito a trovare la felicità.
Per il buddismo è possibile trasformare (o illuminare) l'oscurità fondamentale insita nella vita di ognuno, concentrandosi sullo sviluppo della propria umanità: un'apertura del proprio cuore al mondo, che infine permettendo il cambiamento di sì stessi e degli altri in vite realizzate e felici, arriverebbe a trasformare il destino dell' umanità.
Tale cambiamento è chiamato Kosen Rufu e sostanzialmente è lo scopo comune di ogni membro della Soka Gakkai.

Corriere dell'Umbria Martedì 8 Aprile 2014

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