" Siamo 16 benedettini e l'età media è di 25 anni. La domenica sera ci ritroviamo sempre per bere insieme un boccale di birra, ci piace assaggiarne di diverse. La provvidenza ha fatto sì che 5 famiglie, una italiana e quattro americane, finanziassero l'iniziativa."Insomma, una joint-venture tra Italia e America. E anche l'accento di padre Nivakoff di norcino ha ben poco.
"Sono del Connecticut. Ho avuto la vocazione a 16 anni, mentre studiavo in una scuola di benedettini della mia città. Dopo la laurea in storia medievale, ho deciso che questa era la mia strada e di venire qui, per tornare alle radici del nostro ordine."Era il 2000 e si potrebbe pensare che quell'anno, a Norcia, l'arrivo di padre Benedict abbia rappresentato l'unica novità. Non è così:
"Dal 1810 alla data in cui io ho raggiunto il fondatore della nostra comunità, padre Cassiano – spiega Nivakoff – a Norcia non ci sono stati monaci dell'ordine di San Benedetto."All'inizio del XIX secolo, infatti, le leggi napoleoniche soppressero il convento e da allora tutte le strutture passarono alla curia. Nonostante i benedettini siano presenti in tutto il mondo, per 200 anni nessuna comunità è tornata nella patria del Santo. oggi, insieme a padre Nivakoff, ci sono altri 11 americani, un inglese, due indonesiani e un italiano. Applicano la Regola con estremo rigore: la loro giornata inizia alle 4, prevede 8 momenti di preghiera, ore di lavoro fra cucina, corsi di canti gregoriani, gestione delle strutture. Una vita dura, alla quale, in paese, si guarda con rispetto, ma anche apertura e spirito di partecipazione:
"La comunità ci ha accolti da subito – ricorda Benedict – ogni giorno i norcini ci chiedono quando potranno bere la nostra birra. Saranno i nostri acquirenti, ma anche i primi venditori delle bottiglie che destineremo al commercio."i lavori nel birrificio sono in corso, ma Padre Nivakoff sa già che sapore avrà la "Nursia":
"Ci siamo fatti mandare delle ricette tradizionali dai frati che all'estero sono impegnati in questa produzione. San Benedetto predicava molto l'utilizzo di quello che la terra produce, soprattutto intorno a casa. Prima o poi riusciremo a produrci anche gli ingredienti."
A quanto pare, sul sentiero della filiera corta, birra e tartufo non potevano che incontrarsi a Norcia.
Quattrocolonne di Maggio 2012
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